16 ottobre 2011

Giorno dei morti

Il Giorno dei Morti, in spagnolo Día de Muertos, è una forma particolare di festa dei defunti tipica della cultura  messicana che si osserva anche nel sud-ovest degli Stati Uniti. Il Giorno dei morti è festeggiato anche in Brasile come “Giorno delle Anime”, ma la festività non presenta radici precolombiane. La festività messicana è diventata patrimonio dell'umanità il 7 novembre 2003.
Le celebrazioni hanno luogo dal 1 al 2 novembre, nello stesso momento in cui vengono celebrate le feste cristiane dell'Ognissanti e della Commemorazione dei defunti. I festeggiamenti possono durare molti giorni, riprendendo le tradizioni precolombiane che ne sono all'origine, prima che la festa venisse recuperata e adattata dalla Chiesa cattolica.
La festa viene celebrata con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi, combinati a numerose rappresentazioni caricaturali della morte.
Altar de muertos "ofrenda a Diego Rivera"

Il giorno dei morti è una vera e propria festa caratterizzata da grande allegria, i festeggiamenti iniziano a metà ottobre fino alla fine di novembre.
Nelle case ci si prepara ad accogliere i defunti appendendo frutti, fiori, dolci dalle forme più strane che richiamano la morte. Le famiglie preparano degli altari particolarmente adornati per commemorare il proprio caro.     
Gli altari più tradizionali prevedono sette livelli che stanno a rappresentare i livelli che un'anima deve attraversare prima di poter accedere alla vita eterna. Questi vengono preparati con estrema cura purificando il luogo dove l'altare sarà posizionato, sui vari livelli vengono posizionate foto della persona defunta, della Madonna, dei santi,  oltre ai cibi che il defunto amava di più ed un pane guarnito di zucchero rosso, utilizzato solo nel periodo dei morti.
Pan de muertos
Le strade si riempiono di musica, colori,  fracasso con fuochi d’artificio e petardi.
I cimiteri vengono adornati con grandi corone di fiori e cibo di ogni genere. Qui le famiglie messicane usano allestire veri e propri pranzi come segno di ricongiungimento con i loro cari, rievocano la vita del defunto, raccontando aneddoti della sua vita a passanti estranei o agli amici che si uniscono al banchetto e contribuiscono con i loro ricordi.
In questo modo la persona che non c’è più ogni anno torna a vivere e il cibo rappresenta il filo di connessione tra vivi e morti.
L'aria festosa che si respira durante il giorno dei morti è un tentativo di esorcizzare la paura della morte, ma risente anche dell'influenza della tradizione atzeca secondo cui la morte rappresenta una naturale continuazione della vita in altre forme, è il momento in cui è possibile superare quel velo di illusione che è la vita sulla terra e non c'è timore del dopo, poiché l'intero universo è mantenuto in perfetto equilibrio dalla saggezza della sapienza eterna che governa il mondo.
L' arrivo degli spagnoli determinò la fine di gran parte della cultura precolombiana ma non riuscì a sradicare del tutto molte tradizioni che si sono mantenute fino ad oggi.
Las Catrinas


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